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​COVID COSA FARE E COS’È

COVID COSA FARE E COS’È

Il COVID-19 o più tecnicamente SARS-CoV2 è un nuovo tipo di Coronavirus dell’anno 2019. È quindi un nuovo ceppo di questa grande famiglia di virus respiratori influenzali più contagioso e più aggressivo dal quale è bene riguardarsi. Cercheremo di fare un po’ di chiarezza. I Coronavirus sono virus da sempre presenti nel mondo animale ed alcuni di essi possono in determinate circostanze passare all’uomo come il MERS-CoV, Coronavirus della sindrome respiratoria medio orientale, viene trasmesso all’uomo dai cammelli ed in molti altri casi dei Coronavirus vengono trasmessi da alcune specie di pipistrelli. Il nuovo Coronavirus appartiene alla famiglia della SARS ma non è assolutamente da considerare come lo stesso Virus anche se ne è strettamente correlato geneticamente. Si comporta nella trasmissione come un virus influenzale, viene trasmesso da persona a persona, ma in realtà è molto diverso nella sua struttura e si comporta in modo molto più aggressivo.

QUANDO COVID È CONTAGIOSO

Il COVID-19 (SARS-CoV2) è trasmesso soprattutto tramite aerosol e droplets (goccioline) che vengono emesse da un individuo infetto tramite starnuti o anche solo respirando e parlando in ambienti chiusi ed in vicinanza di altre persone. Questo è il metodo più comune di trasmissione ma non sono da escludere altre possibilità come la comune abitudine di portare le mani a contatto con la bocca, con il naso o con gli occhi. Se queste prima avranno toccato una superficie contaminata dai droplets vi è la possibilità di contagiarsi. Ci sono anche degli studi pubblicati sulla rivista Frontiers in Materials condotti dall’Università di Trento e di Napoli Federico II in cui si studia la diversa resistenza di COVID-19 sui diversi tipi di superficie e ne emerge che il virus sopravvive minor tempo su superfici idrofile come il vetro rispetto a quelle meno idrofile come alcune plastiche. È fondamentale per la prevenzione avere un sistema immunitario in salute, l’uso di mascherine e di guanti in situazioni a rischio contagio. Il periodo di incubazione può durare da uno fino a 14 giorni ed un paziente infetto può già trasmettere l’infezione fino a due giorni prima dalla comparsa dei sintomi. Per questo è molto utile tenere a mente i contatti avuti anche prima della comparsa dei primi sintomi per evitare una diffusione a catena del contagio. Il periodo infettivo in cui un individuo può effettivamente infettarne altri ha una durata di almeno 10 giorni dai sintomi e 14 giorni nelle situazioni in cui i sintomi siano più gravi e quindi l’infezione più acuta. Purtroppo anche i pazienti asintomatici possono trasmettere il virus, quindi è importante se si ha avuto un contatto eseguire un tampone e se positivi rimanere in isolamento per il tempo adeguato in modo da non diffondere il contagio.

COVID COME RICONOSCERLO

Durante un infezione da COVID-19 il paziente può presentare diversi sintomi, ora li elencherò in una scala di gravità crescente: i più comuni e meno gravi sono febbre, tosse secca, dolore muscolare, stanchezza, senso di fatica. Sintomi più rari sono anosmia (perdita di olfatto), ageusia (perdita del gusto) che possono durare anche mesi. Quelli più gravi invece sono difficoltà respiratorie, respiro affannoso come se ci si sentisse soffocare, sindrome respiratoria acuta grave, polmonite, fino ad arrivare alla necessità di essere sottoposti ad intubazione in terapia intensiva. Le complicanze più gravi possono portare al decesso del paziente.

COVID COME PROTEGGERSI

Come protezione individuale è bene indossare sempre una mascherina chirurgica o Ffp2, Ffp3 nei luoghi chiusi, consiglio la mascherina anche in luoghi particolarmente affollati all’aperto anche se la possibilità di contagio diminuisce. È meglio preferire una mascherina Ffp2 o Ffp3 in luoghi dove sia più possibile venire a contatto con un contagiato, come ospedali o ambulatori medici. In assenza indossare comunque la mascherina chirurgica. Altra accortezza è quella di mantenere la distanza di sicurezza di almeno un metro da altre persone, nel limite del possibile naturalmente. Oramai dovremmo aver imparato il lavaggio corretto delle mani, è molto utile lavarsi spesso le mani per prevenire l’infezione, come starnutire all’interno di un fazzoletto o nella piega del gomito. Ventilare almeno due volte al giorno ambienti chiusi se possibile ed evitare saluti con baci ed abbracci, anche se so che sono molto cari per noi Italiani, in questo periodo, soprattutto con persone che vediamo poco frequentemente sarebbe bene evitarli. Ricordiamoci che nessun antibiotico è efficace contro il COVID-19, essendo un’infezione di origine virale. Per sintomi lievi è consigliato usare una Tachipirina per la febbre e i dolori, e un Aspirina per i sintomi influenzali (inoltre aiuta anche a fluidificare il sangue, è stato provato che il COVID-19 potrebbe causare trombi). Consiglio vivamente di mantenere alte le difese immunitarie magari con integratori a base di zinco, echinacea, vitamina c, lattoferrina e simili. Non sono chiaramente curativi ma meglio tenere in buone condizioni il nostro organismo sia per prevenire che per affrontare un virus del genere. In casi più gravi subentra il cortisone ed altri medicinali antivirali sotto controllo diretto del medico naturalmente. Nei casi estremi, purtroppo, bisognerà ricorrere alla terapia intensiva e sperare che la situazione migliori. Ho visto casi disperati di pazienti uscire dalla terapia intensiva dopo settimane, provati, ma almeno salvi. Il percorso di riabilitazione non è sempre facile, richiede tempo e pazienza. Ci si può aiutare con un’integrazione di multivitaminici ed energetici ed al bisogno anche proteine. Non va dimenticato il sistema immunitario.

COVID DOVE È INIZIATO

Ancora non si ha certezza della vera origine di questo nuovo Coronavirus, Sono diverse le ipotesi e si sta ancora indagando. Molti affermano derivi da pipistrelli venduti al mercato degli animali di Wuhan come il professor Michael Worobey, insegnante di Ecologia e Biologia Evolutiva dell’Università dell’Arizona, il quale sostiene che il primo caso fu una donna del mercato che si ammalò l’ 11 Dicembre 2019, scrive sulla rivista Science. Altre tesi sostengono sia una fuga di laboratorio, quindi un errore umano, l’origine del virus, come la dottoressa Alina Chan ha dichiarato davanti alla commissione scienza e tecnologia del parlamento britannico, come riportato da TGCOM24, lo stesso Donald Trump ha più volte chiamato il virus nel 2020 con l’appellativo di “virus cinese” e l’amministrazione Biden ora chiede sia fatta chiarezza e vengano effettuate ulteriori ricerche. Per ora non possiamo sapere con certezza dove stia la verità, ma di fatto è in corso un epidemia mondiale con risvolti socio-economici devastanti ed è necessario correre ai ripari.

COME PRENOTARE VACCINO COVID

Per prenotare il vaccino COVID-19 basterà recarsi nella farmacia più vicina con il sevizio Cup, FarmaCup in Romagna, ad esempio all’interno del nostro gruppo la Farmacia Gotti di Rimini, e prenotare una delle date disponibili. È possibile scegliere anche l’orario, e la seconda dose verrà prenotata automaticamente dal sistema una volta scelta la data per la prima. Non è possibile scegliere il tipo di vaccino che verrà eseguito, ma in questo preciso momento le dosi disponibili sono due: Comirnaty di Pfizer-BioNtech e Spikevax di Moderna, entrambi autorizzati da EMA ed AIFA. È vero che dopo sei mesi la copertura vaccinale scende dal 72% al 40%, resta però il fatto che essendo vaccinati, anche se si contrae il virus, il rischio di incorrere in casi gravi è molto basso. In generale i casi collaterali dei vaccini, almeno sul breve termine, sono contenuti rispetto alle dosi somministrate. Secondo gli studi anche a lungo termine lo sono, ma per dare giudizi più precisi bisogna per forza attendere. Per noi operatori sanitari non si pone il dubbio in quanto il vaccino è stato reso obbligatorio per esercitare la professione come per docenti, militari, polizia e personale di soccorso pubblico. Se si ha contratto il COVID-19 almeno 14 giorni dopo la prima dose non sarà necessario effettuare la seconda anche se viene comunque consigliata. Siamo arrivati ora alle terze dosi di vaccino, le dosi Booster, somministrate dopo circa 5 mesi dalla seconda dose. Sono considerate dosi di richiamo per rendere ancora efficace la protezione. La vaccinazione è importante per fermare la diffusione del virus tra la popolazione ma, a mio avviso, soprattutto per evitare i casi gravi e le ospedalizzazioni in terapia intensiva. La mia esperienza con il vaccino non ha mai provocato effetti collaterali se non un leggero dolore passeggero al braccio durato circa due giorni. Personalmente penso che il vaccino prevenga i gravi casi di infezione da COVID-19 e per il momento la vedo come unica alternativa ai tremendi lockdown che hanno messo in ginocchio l’economia di vari paesi. Possiamo solo sperare che tutte queste misure ci aiutino presto a mettere una parola fine a questa pandemia.

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