Altergen 0,2% + 1% crema 100 g di crema contengono: Acido ialuronico sale sodico 0,20 g Sulfadiazina argentica 1,00 g Altergen 2 mg + 40 mg garze impregnate Ogni garza è imbibita con 4 g di crema con la seguente composizione percentuale: Acido ialuronico sale sodico 0,05 g Sulfadiazina argentica 1,00 g
Profilassi e trattamento locale di piaghe, ulcere varicose e ustioni.
Controindicazioni
Ipersensibilità individuale accertata verso i componenti.Altergen non deve essere impiegato nelle donne in gravidanza, nei prematuri e nei neonati nei primi mesi di vita.
Posologia
Altergen 0,2% + 1% crema: stendere su tutta la sede della lesione uno strato uniforme di crema di 2–3 mm di spessore, 1 o due volte al giorno. Altergen 2 mg + 40 mg garze impregnate: applicare 1 o più garze impregnate 2 o più volte al giorno a seconda dell’estensione delle lesioni. L’applicazione deve continuare senza interruzione, fino a completa cicatrizzazione.
Conservazione
Non conservare a temperatura superiore ai 25°C.
Avvertenze e precauzioni
Altergen deve essere utilizzato con cautela in soggetti che hanno manifestato precedenti allergie verso i sulfamidici ed in presenza di insufficienza epatica o renale.
Interazioni
Enzimi proteolitici locali, applicati contemporaneamente ad Altergen, possono essere inattivati dalla presenza di ioni argento.
Effetti indesiderati
La somministrazione orale di sulfamidici può provocare una serie di effetti secondari quali insufficienza renale, epatite tossica, agranulocitosi, trombocitopenia, leucopenia ed eruzioni cutanee. Altergen è generalmente ben tollerato. In caso di trattamento di estese parti del corpo con Altergen, non si possono escludere gli effetti indesiderati classici dei sulfamidici somministrati per via sistemica. In caso di trattamento di lunga durata si raccomanda di controllare il numero dei leucociti.
Sovradosaggio
Non sono noti casi di sovradosaggio.
Gravidanza e allattamento
Non esistendo esaurienti dati sperimentali sugli eventuali effetti collaterali del farmaco sul feto, Altergen non dovrebbe essere impiegato durante la gravidanza e nell’allattamento a meno che, a giudizio del medico, il suo impiego sia indispensabile.