Xpr, 2mg/ml polvere e solvente per soluzione orale flacone 75ml con tappo serbatoio
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XPR - Trattamento di breve durata della stitichezza occasionale.

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XPR

Principi attivi

Un flacone da 75 ml contiene: Tappo separatore: Principio attivo: Estratto concentrato di senna corrispondente a sennosidi 0,150 g. Eccipienti con effetti noti: saccarosio, propile para-idrossibenzoato, metile para-idrossibenzoato, etanolo Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

Eccipienti

Nel tappo separatore: saccarosio. Nel flacone: saccarosio, etanolo, propile para-idrossibenzoato, metile para-idrossibenzoato, aroma cioccolato, aroma cacao, acqua depurata.

Indicazioni terapeutiche

Trattamento di breve durata della stitichezza occasionale.

Controindicazioni

Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1. I lassativi sono controindicati nei soggetti con: - dolore addominale acuto o di origine sconosciuta, - appendicite, - nausea o vomito, - ostruzione o stenosi intestinale o ileo, - malattia infiammatoria intestinale (ad esempio morbo di Crohn, colite ulcerosa), - sanguinamento rettale di origine sconosciuta, - grave stato di disidratazione. Controindicato nei bambini di età inferiore a 10 anni. Generalmente controindicato durante la gravidanza e l’allattamento (vedere paragrafo 4.6).

Posologia

Uno o due cucchiaini da caffè la sera, dopo il pasto. L’azione di X-Prep si manifesta dopo 6-12 ore. Assumere preferibilmente la sera, l’effetto compare il mattino successivo. La dose corretta è quella minima sufficiente a produrre una facile evacuazione di feci molli. È consigliabile usare inizialmente le dosi minime previste. Quando necessario, la dose può essere poi aumentata, ma senza mai superare quella massima indicata. I lassativi devono essere usati il meno frequentemente possibile e per non più di 7 giorni. L’uso per periodi di tempo maggiori richiede la prescrizione del medico dopo adeguata valutazione del singolo caso. Ingerire insieme ad una adeguata quantità di acqua (un bicchiere abbondante). Una dieta ricca di liquidi favorisce l’effetto del medicinale. Modalità di preparazione della soluzione: - Apertura del flacone: esercitare una lieve pressione sulla capsula, facendola contemporaneamente ruotare in senso antiorario; - Preparazione della soluzione: premere a fondo il tappo separatore, agitare fino a completa dissoluzione, quindi rimuovere il tappo separatore. La soluzione pronta all’uso deve essere impiegata entro tre mesi dal momento della sua preparazione.

Conservazione

Nessuna.

Avvertenze e precauzioni

Avvertenze I lassativi contenenti sennosidi devono essere utilizzati con cautela in pazienti che soffrono di fecaloma. Non usare lassativi se sono presenti dolori addominali, nausea, vomito poiché questi sintomi possono essere segno di un blocco intestinale o ileo potenziale o presente. L’abuso di lassativi (uso frequente o prolungato o con dosi eccessive) può causare diarrea persistente con conseguente perdita di acqua, sali minerali (specialmente potassio) e altri fattori nutritivi essenziali. Nei casi più gravi è possibile l’insorgenza di disidratazione o ipopotassiemia che può determinare disfunzioni cardiache o neuromuscolari, specialmente in caso di contemporaneo trattamento con altri farmaci o sostanze vegetali note per l’induzione di ipokaliemia come i glicosidi cardiaci, diuretici o corticosteroidi, la radice di liquirizia. L’abuso di lassativi, specialmente quelli di contatto (lassativi stimolanti), può causare dipendenza (e, quindi, possibile necessità di aumentare progressivamente il dosaggio), stitichezza cronica e perdita delle normali funzioni intestinali (atonia intestinale). Il prodotto contiene saccarosio, di ciò si tenga conto in caso di diabete o di diete ipocaloriche. Dopo breve periodo di trattamento senza risultati apprezzabili o se si manifesta una emorragia consultare il medico. Il prodotto contiene paraidrossi benzoati che possono causare reazioni allergiche (anche ritardate). Precauzioni per l’uso Il trattamento della stitichezza cronica o ricorrente richiede sempre l’intervento del medico per la diagnosi, la prescrizione dei farmaci e la sorveglianza nel corso della terapia. Consultare il medico quando la necessità del lassativo deriva da un improvviso cambiamento delle precedenti abitudini intestinali (frequenza e caratteristica delle evacuazioni) che duri da più di 2 settimane e quando l’uso del lassativo non riesce a produrre effetti. I lassativi non dovrebbero essere impiegati per un periodo superiore a 1 settimana, salvo diverso parere del medico. È inoltre opportuno che i soggetti anziani o in non buone condizioni di salute consultino il medico prima di usare il medicinale. NOTA: per i pazienti che seguono una dieta con basso contenuto di sodio: sono presenti solo piccole quantità di sodio nei sennosidi e nelle associazioni sennosidi e docusato di sodio. X-prep contiene: saccarosio: i pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al fruttosio, da malassorbimento di glucosio-galattosio, o da insufficienza di sucrasi isomaltasi, non devono assumere questo medicinale. propile para-idrossibenzoato, metile para-idrossibenzoato che possono causare reazioni allergiche (anche ritardate) etanolo: questo medicinale contiene 7,36 vol% etanolo, ad es. fino a 590 mg per dose, equivalenti a 14,75 ml di birra, 4,91 ml di vino per dose. Può essere dannoso per gli alcolisti. Da tenere in considerazione nelle donne in gravidanza o in allattamento, nei bambini e nei gruppi ad alto rischio come le persone affette da patologie epatiche o epilessia.

Interazioni

Precauzioni nell’uso contemporaneo di digitalici e di altri farmaci o sostanze vegetali note per l’induzione di ipopotassiemia in quanto aumentano la deplezione potassica (vedere paragrafo 4.4). I lassativi possono ridurre il tempo di permanenza nell’intestino, e quindi l’assorbimento, di altri farmaci somministrati contemporaneamente per via orale. Evitare quindi di ingerire contemporaneamente lassativi ed altri farmaci: dopo aver preso un medicinale lasciare trascorrere un intervallo di almeno 2 ore prima di prendere il lassativo.

Effetti indesiderati

Le reazioni avverse sono elencate di seguito in base al sistema organi classi e frequenza. Le frequenze sono definite come: Molto comune (≥ 1/10) Comune (≥ 1/100 e < 1/10) Non comune (≥1/1.000 e < 1/100) Raro (≥ 1/10.000 e < 1/1.000) Molto raro (< 1/10.000) Non nota (la frequenza non puòessere definita sulla base dei dati disponibili) Patologie gastrointestinali Comuni: dolore addominale Non comuni: decolorazione delle feci, nausea, emorragia rettale, vomito Non nota: diarrea Disturbi del sistema immunitario Non comuni: orticaria Molto rari: reazione anafilattica, reazione anafilattoideNon nota: ipersensibilità Patologie renali e urinarie Non comuni: cromaturia Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella Non comuni: decolorazione del latte materno Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Non comuni: rash eritematoso, esantema maculopapulare, irritazione perianale Non nota: prurito Occasionalmente: dolori crampiformi isolati o coliche addominali, più frequenti nei casi di stitichezza grave. Eccezionalmente può anche verificarsi paralisi della muscolatura intestinale. In studi clinici comprendenti circa 9000 pazienti, sono stati osservati effetti avversi in circa il 4% dei casi: tuttavia, in circa un terzo di questi gli effetti sono stati ascritti a dosi troppo elevate. Per la maggior parte, questi effetti indesiderati erano costituiti da crampi e/o dolori addominali, in molti casi descritti con intensità media, o lieve, od occasionali e che possono essere considerati come correlati ai movimenti dell’intestino nel corso dell’evacuazione. Solo in 18 casi (0,21% del totale) sono stati riportati come crampi di intensità grave; in alcuni casi questo ha portato all’interruzione del trattamento. A causa della presenza di acido crisofanico nella senna naturale, i lassativi contenenti sennosidi possono procurare colorazione del latte materno, delle urine o delle feci a seconda dell’acidità (colorazione giallo-bruna) o dell’alcalinità (colorazione rosso-violetta) della sostanza. Questa colorazione è priva di significato patologico. La colorazione dell’urina, se presente, può interferire con l’interpretazione dei test di laboratorio. L’uso prolungato di preparati contenenti senna può provocare pigmentazione reversibile del colon, ad esempio melanosis coli. Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione riportato nel sito web dell’ Agenzia Italiana del Farmaco: http://www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili.

Sovradosaggio

L’uso prolungato o un sovradosaggio di qualsiasi lassativo stimolante, compresi quelli contenenti senna, possono causare dolori addominali e diarrea severa che porta ad un’eccessiva perdita di liquidi ed ad un possibile squilibrio elettrolitico (ad esempio ipokaliemia). Le conseguenti perdite di liquidi ed elettroliti devono essere rimpiazzate. Gli elettroliti, specialmente il potassio, devono essere monitorati. Ciòè particolarmente importantenegli anziani. L’uso eccessivamente prolungato o l’uso non corretto di questi prodotti può anche portare alla comparsa di atonia del colon. In caso di sovradosaggio accidentale, chiedere assistenza professionale. Vedere inoltre quanto riportato nel paragrafo "Avvertenze speciali e precauzioni d’impiego " circa l’abuso di lassativi.

Gravidanza e allattamento

Gravidanza Non esistono studi adeguati e ben controllati sull’uso del medicinale in gravidanza o nell’allattamento. Non sono stati riportati effetti indesiderati o dannosi durante la gravidanza o nel feto associati alle preparazioni a base di senna quando utilizzate in accordo alla posologia raccomandata. Tuttavia, sulla base dei dati sperimentali relativi al rischio genotossico associato a diversi antrachinoni (ad esempio emodina e aloe-emodina) l’uso durante la gravidanza è controindicato. Allattamento L’uso durante l’allattamento è controindicatoin quanto non vi sono dati sufficienti sull’escrezione di metaboliti nel latte materno. Piccole quantità di metaboliti attivi dei sennosidi (reina) passano nel latte materno. Non è stato segnalato alcuneffetto lassativo in bambini allattati al seno.
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